Siamo la prima distilleria di gin artigianale aperta in Lombardia
Siamo la prima distilleria di gin artigianale aperta in Lombardia, nel giugno del 2017, che utilizza un alambicco discontinuo di piccole dimensioni.
Abbiamo scelto un alambicco da 100 litri che il master distiller controlla in ogni momento del processo produttivo : dal riempimento della pentola con alcol e acqua, al mix di spezie in cima alla colonna secondo la ricetta elaborata, all’accensione del fuoco, fino alla scelta del momento in cui porre termine della distillazione.
Non una macchina in cui impostare un programma ma una pentola da curare momento per momento perché la qualità del prodotto sarà determinata dal monitorare costantemente tutte le fasi della produzione.
La creazione di una ricetta di gin è un’operazione molto complessa, gli ingredienti possono essere tanti ma devono essere in armonia tra loro, pochissimi grammi di ognuno determinano il risultato finale, la conoscenza quindi di ogni spezia e botanica e del suo contributo in distillazione è fondamentale.
Come per la creazione di un profumo ci vuole il naso e per il gin anche il palato: quella sensibilità che permette di riconoscere immediatamente se l’alchimia in corso è armonica, funziona, non ci sono punte aggressive che coprono o annullano il contributo degli altri ingredienti.
Dietro ogni nostro gin non ci sono procedimenti industriali, o essenze preconfezionate da altri, ma un professionista in grado di creare da sé fragranze sempre nuove.
La particolarità della nostra distilleria comincia col tipo di alambicco utilizzato.
Gli alambicchi si dividono in continui e discontinui.
L’alambicco discontinuo è una pentola che ogni volta deve essere preparata, riempita e a fine distillazione svuotata e ripulita per ripartire con un’altra lavorazione, destinato quindi a produzioni di piccole quantità.
L’alambicco continuo invece consente una distillazione senza interruzioni, la materia prima viene continuamente immessa nell’impianto consentendo di lavorare grandi quantità in breve tempo e con un risultato sempre uguale
La grande differenza quindi tra un gin prodotto con uno o con l’altro tipo di alambicco è il fattore umano: il distillato di un alambicco continuo non avrà la stessa personalità di quello ottenuto con un alambicco discontinuo perchè le possibilità di intervento del mastro distillatore sono limitate.
Il processo tutto artigianale consente invece all’estro del professionista di esprimersi completamente sin dalla primissima fase della scelta delle botaniche e della loro miscelazione.
In questa foto il master distiller sta sigillando con acqua e farina i punti di unione dei pezzi del nostro alambicco perchè i vapori dell’alcol non si disperdano nell’ambiente ma proseguano tutti nella colonna che li porterà alle botaniche in cima.
Lì raccoglieranno oli e profumi della miscela di spezie e botaniche che la ricetta elaborata dal master distiller avrà previsto prima di precipitare nella serpentina di raffreddamento e cadere poi, tornati allo stato liquido, nel vaso di raccolta.
E questo lavoro di sigillatura viene fatto per ogni distillata, con precisione certosina e cura maniacale e tutto rigorosamente a mano.
Certo un bell’alambicco con termometri, guarnizioni, processi automatizzati è molto più comodo ma è anche più scontato, più alla portata di chiunque perchè il margine dell’intervento umano è notevolmente ridotto.
Ma è lì che si gioca la partita, che si crea qualcosa di unico.
Non ci interessano produzioni di massa che i moderni alambicchi consentono, ci piace avere un controllo tutto manuale sulla nostra attrezzatura, niente elettronica e marchingegni complicati che velocizzano la produzione a scapito della qualitá.
È per questo che il nostro progetto gin sartoriale è unico e non facilmente replicabile, perché unisce la conoscenza di un alambicco, la conoscenza di spezie e botaniche e del loro risultato in distillazione e soprattutto la cura manuale di ogni piccolo particolare del processo produttivo.
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